Calazio
Sommario articolo
Il calazio è il risultato di un’infiammazione cronica che colpisce le ghiandole del Meibomio. Quest’ultime sono responsabili della produzione della componente lipidica delle lacrime.
Un’infiammazione di tali ghiandole può infatti portare alla formazione di una cisti, che può essere di dimensioni variabili, ma ridotte, e che prende il nome di calazio. Nell’articolo di oggi andremo a scoprire quali sono i sintomi, le cause e i possibili trattamenti di questo disturbo.
Come affermato in precedenza, il calazio è causato da un’infiammazione di tipo cronico. Questo particolare tipo di infezione porta allo sviluppo di lipogranuloma o cisti.
La cisti può svilupparsi all’esterno della palpebra (in questo caso si parla di calazi sovratarsali) o nella sua parte interna (sottotarsale). Solitamente, la sua presenza causa dolore, gonfiore e irritazione sulla palpebra. Il dolore è solitamente costante ma sopportabile ed è accompagnato da una sensazione di pressione sull’occhio. Tra i sintomi anche astigmatismo (problemi alla vista): in genere è causato dalla pressione della massa sulla cornea dell’occhio.
In alcuni casi, il granuloma può indurirsi. Infatti, sebbene il materiale al suo interno possa uscire da solo, in alcuni casi potrebbe rimanere incastrato.
Il calazio si forma a seguito di un processo infiammatorio che colpisce le ghiandole del Meibomio. Una loro infiammazione è infatti associata a un blocco della fuoriuscita del materiale di scarto. Il pus e il secreto prodotti si accumuleranno in maniera innaturale, andando a formare la cisti.
Nonostante gli esperti non siano riusciti a trovare una causa certa alla base di questo processo, si sospetta che alcuni di questi fattori possano esserne una causa:
-Alimentazione scorretta;
-Costituzione e ereditarietà;
-Problemi all’intestino;
-Ansia eccessiva.
Per prevenire lo sviluppo di questo granuloma, si consiglia di prestare attenzione alla propria alimentazione e di mantenere una buona igiene oculare. Inoltre, è possibile curare l’ansia grazie all’ausilio dei fiori di Bach.
Nella maggior parte dei casi, in seguito a una visita oculistica, viene assegnata ai pazienti una pomata o un farmaco che aiuteranno a ridurre il processo infiammatorio. Questo favorirà la naturale fuoriuscita del pus e la risoluzione del problema.
Tuttavia, in alcuni casi (relativamente rari) il calazio si indurisce e rimane bloccato. Quando ciò accade, è necessario ricorrere a un’operazione chirurgica. Durante l’intervento, verrà incisa la palpebra anestetizzata a la cisti verrà asportata. Nei giorni successivi il medico potrebbe prescrivere l’uso di un collirio. Sarà inoltre necessario recarsi in ospedale dopo qualche giorno per farsi rimuovere i punti di sutura.
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