Alimentazione

Caco mela: proprietà e benefici della variante più croccante del frutto

Una delle varietà di cachi più famosa è il caco mela, più simile a una mela e più croccante rispetto a quello normale. Scopriamo tutte le sue proprietà e i benefici.

Tutti conosciamo i cachi, particolari frutti arancioni di origine cinese, ma forse non tutti sanno che tra le varietà di questo frutto possiamo trovare anche il caco mela. Conosciuto anche come caco vaniglia, è un frutto largamente consumato per la sua diversa consistenza, ed è ricco di sali minerali e altri nutrienti fondamentali per la salute dell’organismo. Scopriamo nel dettaglio le differenze rispetto al caco tradizionale, e quali sono le proprietà e i benefici di questo frutto.

Caco e caco mela: le differenze

A rendere il caco mela, che è conosciuto e può essere chiamato anche loto mela, così diverso è la sua caratteristica fondamentale, ovvero la croccantezza. Bisogna infatti sapere che solitamente i cachi subiscono un trattamento noto come ammezzimento, una sorta di maturazione aggiuntiva che rende la polpa più molle e gelatinosa.

Caco mela

Questo procedimento rende i cachi più buoni, ma senza dubbio poco pratici: la polpa meno compatta infatti, fa sì che siano meno facili da mangiare o portare in borsa. I cachi mela sono invece gli unici ad essere commestibili anche quando sono sodi e soprattutto possono essere mangiati proprio come una mela.

Inoltre le dimensioni del caco mela sono generalmente più grandi rispetto a una normale varietà di caco, mentre il colore è di un arancione leggermente più chiaro, con la buccia lucida e la polpa estremamente dolce.

Caco mela: le proprietà e i benefici

Ora che abbiamo visto le caratteristiche principali del caco mela, possiamo iniziare ad analizzare le sue proprietà benefiche. Questo frutto, oltre ad essere ricco di sali minerali e nutrienti, contiene alte percentuali di fitonutrienti, betacarotene e zeaxanthina. Questi composti fanno parte delle vitamine del gruppo A, a cui è dovuta anche la caratteristica colorazione.

Ma a fare davvero la differenza in questo particolare frutto sono le vitamine dei gruppi K, C e B3, che gli conferiscono un enorme potere antiossidante. Inoltre potassio, fosforo, calcio, zinco e manganese fanno sì che il caco mela sia in grado di ridurre i processi di invecchiamento e l’azione dei radicali liberi. Da non sottovalutare poi è la già citata azione antiossidante, dovuta alla presenza di acido ascorbico, acido betulinico.

Caco

Va poi detto che l’alto contenuto di fibre rende il caco mela un alimento ideale per chi vuole perdere peso. Ha infatti un’alta capacità saziante e facilita la digestione. Inoltre il suo gusto estremamente zuccherino riduce la voglia di dolci. Vanno infine ricordati i benefici che questo particolare frutto offre alla vista e alla protezione della retina.

Come si mangia il caco mela?

Le differenze tra il comune caco ed il caco mela non si limitano al contenuto e alle proprietà offerte da questi frutti. Infatti, data la sua consistenza, il caco mela viene normalmente mangiato fresco, a fette o direttamente a morsi, come si farebbe con una mela.

Oltre a poterlo consumare al naturale, è possibile trasformare questo frutto in confettura o marmellata che, grazie al suo gusto dolce, può essere impiegata per guarnire o farcire dolci e dessert. La nota consistenza croccante lo rende poi un ingrediente perfetto per insalate o antipasti.

Bisogna poi sapere che questo frutto è tipico della stagione autunnale, ma è soprattutto disponibile durante i mesi di ottobre e novembre.

Le varianti di caco mela

Ci sono diverse varianti di questo frutto, commercializzate in tutto il mondo. Esse sono:

  • Hana fuyu. Si tratta di una variante che cresce in genere su alberi molto robusti, e i frutti sono molto grandi. Per la raccolta bisogna attendere il mese di ottobre.
  • Fuyu. I frutti in questo caso sono un po’ più piccoli rispetto alla prima variante. La raccolta avviene più tardi, a novembre.
  • Jiro. L’albero è di grandezza media, e il frutto è di colore giallo. La raccolta si fa a novembre.
  • O’Gosho. I frutti di questa variante sono di meda grandezza, e l’albero resiste molto alle basse temperature. Il colore è arancio intenso. Si raccoglie a novembre
Davide Marroccoli

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