Avvelenamento da tallio: cos’è e come riconoscerne i sintomi

Il tallio causa altre vittime, nuovi ricoveri per avvelenamento per la famiglia di Nova Milanese.

Cinque componenti su otto di una famiglia residente a Nova Milanese, ma originaria del Friuli, è stata avvelenata dal tallio. Le indagini delle Forze dell’Ordine stanno cercando di fare luce sull’accaduto per comprendere le cause che hanno portato alla morte di due persone e al ricovero di altre 4, oltre ai componenti della famiglia, infatti, è stata ricoverata anche la badante che viveva con loro.

Ma che cos’è il tallio e a cosa serve?

Il tallio è un metallo di colore grigio particolarmente malleabile che viene utilizzato sia nell’industria elettronica che in quella farmaceutica. I sali di tallio sono utilizzati anche nella produzione di insetticidi: oggi, però, in Europa il loro impiego in questo ambito è stato vietato.

Questo metallo, inoltre, in passato era usato come veleno, famosi sono i racconti della scrittrice di gialli, Agatha Christie, nei quali i personaggi utilizzavano questa potente arma per uccidere i loro rivali.

Quali sono i sintomi della contaminazione da tallio e qual è la cura

Il solfato di tallio è estremamente tossico, ma per fortuna i suoi sintomi sono facilmente individuabili: poche ore dopo la sua assunzione, infatti, insorgono dolori addominali e costipazione. Nei giorni successivi formicolii all’estremità, mani e piedi, rendono insopportabile anche il peso di un lenzuolo.

Le fasi successive prevedono la perdita dei capelli e parte delle sopracciglia, lo sdoppiamento della vista fino ad arrivare a difficoltà di deglutizione e insufficienza respiratoria, normalmente la causa principale di morte di chi rimane intossicato dal tallio.

Tuttavia individuati i sintomi per tempo viene somministrato un antidoto, il blu di Prussia, utilizzato anche per la cura di altri veleni, che permette di curare questo tipo di avvelenamento.

Quali sono i reali rischi di rimanere intossicato: dove si trova in natura?

Il caso della famiglia avvelenata dal tallio ha aperto una serie di ipotesi su quale possa essere stata la fonte del contagio, ad oggi gli investigatori stanno vagliando tre strade che prendono in considerazione il cibo che la famiglia ha ingerito, l’acqua del pozzo dalla quale hanno bevuto che potrebbe essere contaminata, o le esalazione provenienti dal guano deposto dai piccioni nel fienile adiacente alla casa.

 Fonte foto: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Thallium_rod_corroded.jpg

Maria Fra Piemontese

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