allergie primaverili
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La primavera, si sa, è una stagione tanto amata quanto temuta da chi soffre di allergie. Ci sono, infatti, le così dette allergie primaverili che iniziano ancor prima della stagione e che vanno avanti per diverso tempo causando non pochi problemi a chi ne soffre.
Tra gli aspetti più importanti, quando si parla di allergie primaverili c’è quello che riguarda la capacità di saperle distinguere in modo di riconoscere quella di cui si soffre. Un metodo che consente di proteggersi meglio evitando l’allergene o gli allergeni che creano problemi e vivendo così una vita più semplice. Scopriamo, quindi, quali sono le allergie più diffuse, quando e dove si presentano e come rimediare.
Si stima che in Italia ci siano più di 18 milioni che soffrono di allergie primaverili. Eppure, solo una piccola parte è consapevole degli allergeni che gli creano problemi e dei modi per difendersi dagli stessi. A causare tutto ciò sono infatti i pollini ma non tutti sono allergici ad ogni tipo.
In natura esistono infatti vari tipi di pollini che si trovano in precise aree geografiche e che, quindi, possono essere monitorati al fine di sapere come muoversi per ridurre o migliorare i sintomi.
Il nord Italia, ad esempio, è ricco di betulle e di noccioli, motivo per cui può essere più a rischio (specie nelle zone montane) per chi è allergico alle betullacee. Al centro e al sud, invece, sono maggiormente presenti il polline dell’ulivo e la parietaria (presente anche al nord ma in misura minore). Infine ci sono le graminacee più presenti al centro ma anche nel resto del paese.
Visto che i sintomi che si accusano in caso di allergia ai pollini sono sempre gli stessi, ovvero naso che cola, occhi che bruciano o lacrimano, gola che si chiude, emicrania, orticaria e difficoltà a dormire, conoscere i luoghi dove si rischia di soffrire di più è utile, prima di tutto, per attrezzarsi con tutto ciò che serve per contrastare l’allergia.
La prima cosa da fare, quando si soffre di allergie primaverili è quella di effettuare i test in ospedale per conoscere l’allergene (o gli allergeni) colpevole.
In questo modo ci si potrà muovere con maggior consapevolezza evitando le zone incriminate (sopratutto nei periodi in cui quel determinato polline e maggiormente presente) o attrezzandosi per non soffrire troppo. In tal senso può essere utile consultare i calendari dei pollini o verificare il meteo sullo smartphone, che spesso presenta la maggior incidenza di determinati pollini nell’aria.
Se si esce è meglio evitare parchi e luoghi di montagna e se non se ne può fare a meno può essere utile portare con sé una mascherina. A questa si dovrà poi aggiungere l’antistaminico o quanto prescritto dall’allergologo dopo aver effettuato i test. In base al grado di allergia o alla possibile concomitanza con altre allergie o patologie, il medico sceglierà infatti il presidio medico più indicato per superare la stagione senza troppi problemi.
In questo modo, sebbene resti un problema piuttosto antipatico, anche l’allergia ai pollini potrà essere superata e vissuta in modo migliore. Cosa che migliorerà di certo la qualità della vita.
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